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IL FILM: AQVILEIA E I CRISTIANESIMI PERDUTI

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Aquileia e i cristianesimi perduti

Una produzione Belka Media e Raja Films realizzata dal regista Massimo Garlatti-Costa.

All’ombra delle Alpi, Aquileia fu un tempo la porta verso l’Oriente e i Balcani — una città romana vivace dove si incontravano commerci, culture e fedi. In stretto contatto con Alessandria d’Egitto, accoglieva idee, merci e movimenti spirituali da tutto il Mediterraneo.

Prima dell’ortodossia cristiana, qui convivevano molteplici forme di Cristianesimo: gnostici, ariani, mistici. Oggi restano mosaici sbiaditi e pietre silenziose — tracce di cristianesimi perduti, cancellati non dalla conquista, ma dal tempo e dalla dottrina.

Aquileia ci ricorda che il Cristianesimo nacque come un coro di voci, non come una sola.

Il Cristianesimo, nelle sue forme più antiche, non è mai stato una voce unica e unificata, ma una sinfonia di credenze, idee e pratiche diverse, che risuonavano in tutto il mondo antico. Le radici del Cristianesimo sono molto più complesse, sfaccettate e profonde di quanto spesso riconosciamo. Esplorando Aquileia, un tempo fiorente crocevia di culture e fedi, scopriamo un capitolo dimenticato del Cristianesimo: i suoi rami perduti, i vivaci dibattiti teologici e le sue molteplici espressioni.

Aquileia non era solo un porto strategico e una porta verso Oriente, ma anche un luogo in cui convergevano correnti teologiche, culti misterici e scambi commerciali. Attraverso questa prospettiva possiamo comprendere meglio l’evoluzione del Cristianesimo e le molte voci che un tempo l’hanno plasmato.

Questo film è più di un’esplorazione storica: è un viaggio di riscoperta. Ci invita a riflettere sulla diversità del nostro passato spirituale e ci sfida a confrontarci con le voci perdute del Cristianesimo primitivo, che hanno ancora molto da insegnarci oggi. Guardando alle radici di questa antica fede, iniziamo a vedere l’intreccio ricco di idee che ha influenzato non solo la religione, ma anche le fondamenta stesse della cultura occidentale.

Il documentario AQVILEIA e i cristianesimi perduti, co-prodotto dalla casa di produzione Belka Media e da Raja Films per la regia di Massimo Garlatti-Costa, ha avuto il sostegno dell’Associazione Glesie Furlane APS, del Fondo Audiovisivo del FVG e della Film Commission del FVG.

Ha avuto l’appoggio della Regione Autonoma del FVG, dell’Arlef, della Fondazione Friuli e dei partner Fondazione per la Conservazione della Basilica di Aquileia, Fondazione Aquileia, Gruppo Archeologico Aquileiese, Fabbriceria del Duomo di Venzone.

info@belkamedia.com
+39 333 2307162

TRAILER AQVILEIA e i cristianesimi perduti

Aquileia and the Lost Christianities

In the shadow of the Alps, Aquileia once stood as a gateway to the East and the Balkans — a vibrant Roman city where commerce, cultures, and faiths converged. Linked to Alexandria of Egypt, it welcomed ideas, goods, and spiritual movements from across the Mediterranean.
Before Christian orthodoxy, many forms of Christianity coexisted here: Gnostics, Arians, mystics. What remains today are faded mosaics and silent stones — traces of lost Christianities, erased not by conquest, but by time and theological conformity.
Aquileia reminds us that Christianity began not as one voice, but as many.

Director’s Statement

“Christianity, in its earliest forms, was never a singular, unified voice but a symphony of diverse beliefs, ideas, and practices, echoing across the ancient world. The roots of Christianity are far more complex, multifaceted, and profound than we often acknowledge. In exploring Aquileia, once a thriving crossroads of cultures and faiths, we uncover a forgotten chapter of Christianity—its lost branches, its vibrant theological debates, and its diverse expressions.
Aquileia was not only a key port and gateway to the East, but a place where theological currents, mystery cults, and commercial exchanges converged. Through this lens, we can better understand the evolution of Christianity and the many voices that once shaped it.
This film is more than a historical exploration—it’s a journey of rediscovery. It asks us to reflect on the diversity of our spiritual past and challenges us to confront the lost voices of early Christianity that still have much to teach us today. As we look to the roots of this ancient faith, we begin to see the rich tapestry of ideas that influenced not only religion but also the very foundations of Western culture.”